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La mia storia in musica

bassbonni lezioni di basso elettrico per principianti

Prime note…

BassBonni nasce a metà degli anni 80 nella piena provincia italiana e con una forte e innata passione per la musica, che cerca di vivere tramite i limitati stimoli del luogo: la banda musicale della scuola media e, al liceo, la composizione di midi files tramite il suo primo pc, avuto a 13 anni.

La metropoli e il tuono del rock!

Dopo aver fatto fagotto e aver raggiunto Milano per gli studi universitari, scopre, tramite alcuni capelloni in facoltà, e alcuni nerd di mirc ed msn, l’heavy metal. I suoi spostamenti per Milano vengono quindi accompagnati da un paio di cuffie in formato xl e decine di cd power, epic e prog metal.
Si fa sempre più forte il desiderio di iniziare uno strumento.

Il sodalizio col basso elettrico

Nel suo primo anno di università, trascorso in un delirante pensionato religioso, decide di iniziare a suonare uno strumento.
La sua forte predisposizione verso la ritmica (come dimenticare 5 anni di liceo passati a tamburellare su tutto!), avrebbero suggerito la batteria, ma visto l’interesse anche per la parte melodica alla fine, sceglie lo strumento dall’accattivante timbro profondo.

Prime lezioni, band e sperimentazioni

Tramite un annuncio nelle bacheche studentesche del Politecnico, trova un giovane maestro, diplomato al conservatorio in pianoforte ma polistrumentista, e da lui apprende le principali regole di teoria, armonia, arrangiamenti.
Dopo qualche mese, decide di lanciarsi in un’esperienza di gruppo, e, alla Ricordi di Milano incontra un dilettate metallaro, con cui forma la sua prima band, i Rimozione Forzata, e , tra pezzi propri composti in Guitar Pro, e cover abbastanza disomogenee, dal rock anni 90, al punk, al metal, suonano per circa un anno.
In quel periodo i suoi ascolti si estendono a vari generi. Progressive, hard rock, street rock, glam rock, grunge, punk americano, classic rock, blues, ma anche pop e leggera rivisti sotto un’ottica da musicista. In poche parole, ascolta senza pregiudizi tutto ciò che è prodotto da strumenti.

Si fa sul serio…

Nel frattempo si iscrive al CEMM di Bussero (Centro Educazione Musica Moderna), scuola dall’orientamento afroamericano abbastanza famosa nell’ambiente. Lì, studia teoria, armonia, tecnica, ear training e musica d’insieme.
Nello stesso periodo sostituisce il suo primo basso, un Eko 4 Corde, a un Fender Jazz Usa 5 corde, e compra un amplificatore da 180 watt per piccole esibizioni live.Dopo circa un anno dalla prima presa in mano dello strumento, tramite un vecchio annuncio di cui aveva dimenticato l’esistenza, riceve il contatto del batterista 40enne degli Yantra, un progetto proprio strutturalmente consolidato, con pezzi propri già arrangiati, ed entra come bassista tirando dentro il suo ex maestro alla chitarra.I 40enni ci sanno fare, ma non hanno contatti. Trova una trentina di serate, tra concorsi ed eventi, dove prova l’esperienza live. In questi 2 anni prova anche diverse esperienze di incisione, una come premio dell’arrivo nelle finali di PoliSuona (il concorso musicale del Politecnico), altre più professionali a clic, in multitraccia, presso vari studi di registrazione, e presso la trasmissione RossoAlice.

Rinnoviamo la strumentazione…

In quegli anni compra altri due bassi, per arrangiamenti particolari. Un fretless 5 corde attivo di liuteria italiana e un acustico 4 corde americano. Migliora anche l’equipaggiamento di effettistica.
Oltre al multiefetto Digitech compra vari pedali analogici, sinth, chorus, compressore, overdrive, equalizzatore.
Purtroppo per una crisi del cantante compositore il gruppo si scioglie. Per un anno circa vaga in progetti vari e poco convincenti, tra cui spiccano il Brio Blues, gruppo rock’n’roll dove avrebbe conosciuto il tastierista professionista Giosuè, e un progetto pop anni 90 con voce femminile, dove avrebbe conosciuto Roberta.

Migliorarsi…

In quegli anni combatte il clichè per cui i bassisti dilettanti e semiprofessionisti sono quelli con gusto, ma poca tecnica, e si sottopone a uno spietato maestro privato di tecnicaper imparare lo slap. Grazie alle conoscenze di Giosuè si fanno live di spessore, come l’esibizione per Telethon. Durante un live multigruppo dei Brio Blues, Giosuè e Bassbonni conoscono un’altra band, i Blues Job, che al rinnovo formazione chiede loro di entrare nel gruppo. Per circa due anni il gruppo si esibisce su vari palchi, soprattutto feste estive paesane all’aperto e locali milanesi con Francesca al canto, Franz alla chitarra e Macello alla batteria. In questo periodo fa esperienze come studente di doppiaggio e speakeraggio, e unisce questa passione alla musica conducendo per un anno la trasmissione “Rock Legends” su Poliradio (la radio del politecnico), avente come oggetto la storia delle leggende della musica dagli anni 60 ai 90.
Ha avuto un’esperienza musicale con un progetto di musica trash, 80, disco70 di cover, con cui fa diversi live tra cui uno su un carro itinerante per Milano al Carnevale Ambrosiano. I Blues Job sopravvivono sotto diverse forme. Prima un side project chiamato Hard Job con Macello alla batteria, Franz alla chitarra e Roberta alla voce. Poi si riformano i Blues Job con un nuovo tastierista: Francesco. Poi Roberta e Franz per un anno diventano un duo acustico e compongono pezzi propri. Nel frattempo i BluesJob si prendono una pausa e l’intera band, Francesco compreso, suona con Roberta come Big Act. Partecipano a diversi concorsi, a una bellissima serata che vede 250 spettatori, e vengono suonati i pezzi del duo originario, ma poi Roberta esce dal gruppo e torna Francesca, si torna a fare Southern Rock come Big Act. Nel 2010, BassBonni suona per alcuni mesi con la band “Puppets“, coverband progressive rock orientata su Queen, Dream Theater e altre bands.

La pausa di riflessione, didattica e ritorno sul palco

Nel 2012 entra in una band che rivisita i successi Disco90 (Gala, Corona, Moby) in chiave Hark Rock. E’ un’esperienza stimolante per via dell’esigenza di rivisitare totalmente i brani. Dopo un’esperienza di due anni con una band che ahimè non vede il palco, decide di concentrarsi sull’insegnamento del basso elettrico a principianti.
Recentemente ha deciso di tornare a suonare nelle band, in un progetto dedicato ai Queen.